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Verbale I Commissione Consiliare - Sito della Città di Cava de' Tirreni
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Organi di indirizzo politico-amministrativo / Verbali delle Commissioni Consiliari

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Verbale I Commissione Consiliare

Ultimo aggiornamento : 24/09/2010Seduta del 23/9/2010.

I COMM.NE CONSILIARE-RISORSE UMANE STATUTO E REGOLAMENTI

VERBALE N° 4

L’anno 2010, addì 23 del mese di settembre  alle ore 16,30  si è riunita a seguito di regolare  convocazione del Presidente della  Commissione avv. Del Vecchio Giovanni ,la I Commissione Consiliare  per discutere i seguenti argomenti:

-Regolamento Consiglio Tributario;

-Regolamento alienazione patrimonio immobiliare comunale;

- Varie ed eventuali.

I convocati alla seduta sono:                                                                        presenti

 Il Presidente del Consiglio Comunale :Avv. Giovanni Del Vecchio             si   

Avv. Santoriello Gaetano                                                                                   si

Avv. Landolfi Vincenzo                                                                                                           si

Dott. Bove Vincenzo                                                                                                 si

dott. Pasquale Senatore                                                                                            no

prof. Gravagnuolo Luigi                                                                                     si

Ing. Mazzeo Michele                                                                                                   si

Avv. Gianpio De Rosa                                                                                                 no                         

Rag. Polichetti Enrico                                                                                                 no

Per. Agr. Salsano Giovanni                                                                    si

Dott. Senatore Nunzio                                                                                      no

Verbalizza  la dott.ssa Noviello.

Constatato il numero legale si procede ai lavori della Commissione.

Il Presidente introduce il 1° punto all’odg: Consiglio tributario. Il Regolamento è andato in Consiglio, dove è stato discusso, sono state inseriti i suggerimenti discussi.

L’art. 13 alla voce “Compensi” fu proposta “Ai componenti del Consiglio tributario verrà corrisposto, quale compenso,,un gettone di partecipazione per ogni seduta pari a quello percepito dai componenti delle Commissioni consiliari”.

Il 2° comma, art. 13,riferito al segretario , sempre art. 13 “Il segretario del Consiglio tributario è scelto dai dipendenti comunali titolari di p.o o alta professionalità, con compenso omnicomprensivo”. Fu sollevato un problema in ordine all’interpretazione del compenso omnicomprensivo.

Viene proposto di togliere “alta professionalità” e va inserita dopo “con compenso omnicomprensivo” la dicitura “ovvero senza compensi aggiuntivi rispetto a quanto percepito in ragione della propria posizione”.

Nell’indice all’art. 13 in luogo di “Indennità o rimborso spese” va scritto “Compensi”.

Alle 16.52 giunge il cons. Senatore Nunzio.

Sono presenti gli esperti del cons. Bove l’avv. Paolo Santacroce, e per il cons. Sorrentino la dott.ssa. Apicella  Caterina.Come esperto del cons. Gravagnuolo il dott. Mario Danilo Rispoli.

E’ presente come esperto del Presidente l’avv. Amleto Pisapia.

All’art. 6 in merito alle Incompatibilità, quando si parla di sedi giudiziarie si è deciso di aggiungere “in materia tributaria”.

Quando si parla di “Requisiti” art 6 - alla lettera b) viene aggiunto, su proposta del cons. Salsano, “o diplomati con specifica esperienza quinquennale in materia”.  Il Presidente propone di aggiungere dopo “materia” la voce “documentata da uno specifico curriculum “.

Sui punti sopra indicati la Commissione approva all’unanimità.

Rispetto ai requisiti il cons. Gravagnuolo sottolinea che l’organo nominato ha esplicita natura tecnica, non rappresenta una specifica parte politica, ma il requisito fondamentale è appunti l’imparzialità, per cui non dovrebbe essere neppure residente.

Il Presidente specifica che esiste un richiamo legislativo.

Il cons. Landolfi chiede di conoscere il numero dei componenti e se esistono i supplenti. Non ritiene opportuno nominare componenti non residenti.

Il cons. Bove sul punto sottolinea che la richiesta di Gravagnuolo sia legittima, si sta dicendo che per la funzione svolta sarebbe utile aprire anche a componenti esterni. Il cons. Mazzeo sottolinea che la proposta di Bove è diversa da quella proposta da Gravagnuolo che ha espresso parere diverso. Il risiedere nel territorio del Comune di Cava non è l’unico elemento, si può aprire anche all’esterno.

Il Presidente propone di mantenere inalterato il requisito di cui alla lettera c) dell’art. 6.

Si passa a votazione della 1^ proposta: mantenere inalterato il requisito.

Voti a favore (Cons, Del Vecchio, Landolfi e Santoriello). Si astiene Salsano. Voti contrari (Gravagnuolo, Sorrentino, Senatore Nunzio, Bove, Mazzeo).

La Commissione approva con il voto a maggioranza di lasciare inalterato il testo.

Alle 17.15 giunge De Rosa.

Si passa alla votazione della 2^ proposta: di eliminare la lettera c) dell’art. 6.

Voti a favore (Mazzeo. Salsano, Bove). Voti contro (Del Vecchio, Gravagnuolo, Senatore N., Sorrentino, Landolfi, Santoriello, De Rosa)

La Commissione respinge l’emendamento a maggioranza dei componenti:

Si passa alla votazione della 3^ proposta ossia di inserire lalettera c) dell’art. 6, comma 1 al comma 2) tra le incompatibilità.

Voti a favore (Gravagnuolo, Senatore N., Sorrentino). Astenuti (Mazzeo e Salsano, Bove) Contrari (Del Vecchio, Landolfi, Santoriello,De Rosa).

Il cons. de Rosa vota a favore dei cittadini cavesi, seppure ha avuto delle perplessità in ordine alla legittimità. Esprime voto favorevole, chiede però parere legale prima del Consiglio comunale.

La Commissione respinge l’emendamento proposto dal cons. Gravagnuolo.

Sostituisce il Presidente il Vice Presidente. Si passa all’art. 7.

Il cons. Gravagnuolo propone di modificare la durata del Consiglio  sostituendo “cinque” con “tre”. Il cons. Landolfi è contrario, se la durata non deve coincidere con la durata della consiliatura, la nomina in periodo differente non viene a scadenza con quella della consiliatura, quindi tre anni non costituiscono una garanzia.

Il cons. Gravagnuolo ritiene che “tre anni” sia giusto come durata e sottolinea il carattere di terziarietà dell’organo.

Il cons. Salsano ritiene che se la nomina sarà fatta fra un anno, un anno e mezzo,al secondo anno della prossima legislatura verrà nuovamente nominata.

Il cons. Bove condivide la posizione del cons. Gravagnuolo. Il punto su cui soffermarci è il carattere di imparzialità dell’Organo, terzo rispetto alla politica. Non deve venire fuori l’irrigidimento politico. Aggiunge che 5 anni sono tanti e ancora rieleggibili. Tre anni sono il tempo giusto, con possibile riconferma di altri tre.

Il cons. Gravagnuolo fa un appello al cons. Landolfi. Si chiede : perché il legislatore italiano ha riesumato un decreto del 45. La causa di fondo è la crisi economica, il recupero dell’evasione fiscale locale può essere uno strumento per i Comuni di sanare la situazione deficitaria degli enti locali. Propone di tornare ai compensi legati al cumulo dell’evasione fiscale recuperata.

Il cons. Landolfi invita il cons.  a fare altrettanto. L’art. della finanziaria prevede alcuni requisiti tra cui quelli che sono stati riportati nel nostro regolamento.  Se c’è incostituzionalità è da ricercare in quella legge. Per quanto riguarda il fatto che i componenti non siano di Cava specifica che i membri sono scelti dal Consiglio, andare a nominare un membro esterno non può essere espressione di garanzia. Inoltre questo regolamento potrà essere anche modificato.

Il cons. Senatore N. e Sorrentino si associano alla proposta di Gravagnuolo di modificare a tre anni.

Il cons. De Rosa sottolinea l’aspetto economico individuato da Gravagnuolo. Nel caso scelti i membri sono inadeguati il vincolo di cinque anni può paralizzare l’efficacia di detto Consiglio. La durata di Tre anni potrebbe limitare i danni.

Il cons. Salsano condivide la posizione di De Rosa.

L’esperto ritiene che il compenso per cinque anni potrebbe rallentare l’efficacia del lavoro. Va rivisto ilo compenso dice l’esperto.

Si passa alla votazione della proposta di Gravagnuolo di portare la durata a tre anni.

A favore (Gravagnuolo, Bove, Senatore,N., Sorrentno, Salsano, De Rosa, Mazzeo). Salsano e De Rosa votano a favore sulla base delle esplicitazioni del cons. De Rosa.

Voti contrari (Del Vecchio, Landolfi, Santoriello).

La proposta viene respinta ed il testo rimane inalterato.

Il cons. Bove sottolinea l’esigenza di equità del Consiglio Tributario, che non sembra rispondente alle finalità. Il cons. si allontana dalla Commissione, perché ritiene che l’argomento vada approfondito e studiato a fondo. Ritiene che il Regolamento è già fatto e non vengono accolte minimamente le motivazioni dell’opposizione., Il presidente prende atto delle dichiarazioni di Bove e ritiene che i propositi descritti sono in armonia con i lavori della Commissione tanto che sono stati recepiti sia nella precedente, sia nella odierna Commissione ed anche in Consiglio Comunale, e sono stai oggetto di discussione e dono stati altresì recepiti.

Il cons. Gravagnuolo rileva che nel comma 2, dell’art. 5 c’è in refuso: in luogo di “di cui all’art.5” va inteso “di cui all’art. 6”. Si procede alla correzione.

Si passa all’art. 5 “Componenti e criteri di nomina”. Il Presidente propone i criteri, non espressi nella bozza di Regolamento. Propone “Il Consiglio tributario è composto da 5 membri eletti dal C.C. con voto limitato a 3 componenti e a scrutinio segreto, 2 dei 5 componenti saranno designati dalla minoranza consiliare”.

Gravagnuolo ritiene che la garanzia non c’è.

Il Presidente vuole garantire 2 componenti alla minoranza. Si apre la discussione. Gravagnuolo dice di stabilire 1 voto per ogni consigliere.

De Rosa dice di tenere conto della riduzione a 24 consiglieri eletti con prossima consiliatura.

La Commissione decide ad unanimità di scrivere” Il Consiglio tributario è composto da n. 7 membri (di cui 2 supplenti, uno di maggioranza ed uno di minoranza) eletti dal C.C. con voto limitato ad 1 (una) singola preferenza per ciascun consigliere e a scrutinio segreto. Con votazione separata si procede alla nomina dei due supplenti, con le stesse modalità di cui al presente comma ”.

Si procede alla discussione dell’art. 10. Ad unanimtà si decide di modificare il 4° comma dell’art. 10 nel seguente testo “La riunione del Cons. Trib. È valida con la presenza di almeno tre (3) componenti”.

Si passa al regolamento sulle alienazioni.

Il cons. Gravagnuolo ritiene la nuova bozza migliorativa rispetto all’originale. Si riserva, in caso di approvazione, di presentare gli emendamenti in C.C. Tale dichiarazione è condivisa da Senatore Nunzio.

Il cons. Mazzeo si astiene.

Si allontanano per presenziare alla Conferenza dei capigruppo i cons. Mazzeo, Gravagnuolo.(ore 18.05)

Si allontana Salsano. (ore 18.o5).

Il Presidente specifica che è stata eliminata la modalità della trattativa privata, ad eccezione di alcune ipotesi particolari.

Relaziona sull’argomento l’avv. Amleto Pisapia.Trattasi regolamento rigido, poco flessibile. La regola generale riguarda l’art. 9. Della nuova bozza.

Il cons. Senatore Nunzio apprezza il lavoro svolto e si riserva di esprimersi in Cons. Com.le Votano a favore (Del Vecchio, Landolfi, Santoriello, De Rosa). Al verbale si allega la nuova bozza consegnata dall’avv. Pisapia.

Nelle varie il Presidente propone ai componenti di aggiungere al “Regolamneto per le Commissioni consiliari” dopo l’art. 2, l’art. 2 BIS “Osservatorio cittadino sull’Handicap” nel testo che segue “L’Osservatorio cittadino sull’handicap ha un proprio rappresentante in seno a tutte le Commissioni consiliari permanenti.

Il rappresentante indicato dall’Osservatorio partecipa ai lavori della Commissione con funzione esclusivamente  consultiva, con solo diritto di parola ma non di voto, e non percepisce gettoni di presenza, ne’ altre indennità.””.

La Commissione approva ad unanimità dei presenti.

Il Presidente dichiara chiusi i lavori della seduta.

Si chiude alle 18.20  . Il presente verbale è letto,approvato e sottoscritto.

 

                                                


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