Ha raccolto critiche entusiaste il libro di Dante Sergio, “1011 – 2011 La Badia di Cava. Il feudo, la vita dei campi, il commercio e i traffici marittimi nei secoli XI, XII e XII”, presentato martedì nella Sala Consiliare del Palazzo di Città.

Ricco di particolari storici e di riflessioni acute, è una lettura piacevole e interessante della storia dei primi secoli di vita del cenobio cavese, che sta festeggiando in questi giorni il millenario dalla sua fondazione.

L'autore si sofferma in modo particolare su alcuni aspetti della vita dei contadini, dei commercianti e dei pescatori del feudo abbaziale, dipingendo a colori vivi, momenti poco noti della realtà sociale ed economica del tempo. Allo stesso modo racconta la vita religiosa dei monaci, il loro attaccamento al lavoro e la loro visione del monachesimo, aperta ai traffici per terra e per mare e all'assistenza spirituale e pratica sia ai monaci degli altri monasteri, sparsi sul territorio, che ai sudditi del feudo.

Molto interessante anche lo studio dei rapporti tra i sovrani e la Badia.

Chiude e arricchisce il lavoro un utile glossario dei termini propri della società del tempo, che consente al lettore di immergersi attivamente nella stessa.

Il volume, edito dalla Grafica Metelliana Edizioni, che ha sponsorizzato l'intera pubblicazione per questa prima edizione, è distribuito come copie omaggio.